The Hawk

Chi si cela dietro “il falco”

Oggi, con l’uscita della piattaforma vigezzina “vigezzonelcuore.it” per la sezione Vigezzo magazine abbiamo il piacere d’incontrare The Hawk pseudonimo di Luigi Papanice.

Brianzolo (Milanese) di nascita e vigezzino di adozione da ben 20 anni, Luigi è un autore del genere gialli/spionaggio che ha partecipato, per cinque anni consecutivi all’annuale edizione de “La fabbrica di carta” (che quest’anno è stata sospesa causa pandemia) e ha ricevuto vari riconoscimenti fra i quali il 1° Premio per la Narrativa al Concorso Bognanco Terme; il 4° Premio per la Narrativa al Concorso Città di Sarzana; la Menzione d’Onore al Concorso “Unicamilano” 2017, 2018 e 2019; il Diploma d’Onore al XX° Premio ”Emozioni e Magie del Natale”; la Menzione d’Onore al Concorso “Montefiore”; il "Medaglione di Cristallo” al Premio Francesco Petrarca; l'Attestato di Merito al Concorso “Luce dell’Arte”.
In ultimo, ma non sicuramente come importanza, il romanzo LA PROVA, nato ai tempi della campagna elettorale americana, letto da un attore professionista e suddiviso in otto puntate, è stato trasmesso in radio.

Che origini ha il suo pseudonimo?

Sono nato (in Brianza) nella prima metà degli anni ’40, ho iniziato a scrivere brevi racconti gialli e di spionaggio per il giornalino della scuola quando, durante la terza media, i genitori stanchi del mio carattere che definivano un po’ troppo turbolento, in terza media mi misero in collegio.

Quell’anno, collaborando con il giornalino della scuola, ho iniziato a scrivere brevi racconti gialli e di spionaggio firmandoli con lo pseudonimo “Il Falco” che negli anni ho tramutato nell’attuale “THE HAWK”.

Nonostante il trascorrere degli anni … mi è rimasto il vizio !


Che cosa raccontano i suoi gialli?

Quando, negli anni ’80, ho iniziato a scrivere “libri” di un genere che a me piace definire un cocktail fra azione/giallo/spionaggio/thriller, conditi con un pizzico di fantapolitica, ho anticipato un fatto che si sarebbe poi verificato nel decennio successivo.

Poi ho proseguito in quella che ho definito “la collana” delle avventure degli Agenti del Servizio di Sicurezza del Presidente americano utilizzando la mia fantasia ma, a volte, appoggiandomi a fatti realmente accaduti unicamente per favorire il racconto o l’azione dei protagonisti.

Per altre due volte purtroppo, dico purtroppo visto il genere dei miei scritti, ho anticipato tristi eventi che, successivamente, si sono realizzati.

Ora, terminata la “collana” ho iniziato una nuova serie di racconti alternandoli con alcune “racconti brevi” di carattere autobiografico.

Anticipo che il romanzo di prossima uscita prenderà spunto dal rally della Valli Ossolane, manifestazione alla quale mia moglie ed io, per anni, abbiamo prestato assistenza.


Come vive uno scrittore in Valle Vigezzo?

Terminata la mia vita lavorativa ci siamo trasferiti, mia moglie ed io, in Valle che già frequentavamo come villeggianti estivi/invernali.

La differenza con la vita di città è notevole ma anche più piacevole per la tranquillità.

Poiché i nostri ragazzi, lavorando, risiedono ancora in città, di tanto in tanto, torniamo “a valle” ma solo per una toccata e fuga !

Né mia moglie, né io, torneremmo indietro.

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