Tutti conosciamo la storia di Luigi XIV di Francia, il Re Sole, uno dei più grandi sovrani della storia.
Salì al trono quando non aveva ancora 5 anni e venne costretto in gioventù a un matrimonio politico con la figlia del Re di Spagna. Diversamente dai suoi predecessori, Luigi decise di governare la Francia in prima persona e negli anni a venire dichiarò orgogliosamente: lo stato sono io. Il Re Sole: in Francia tutto ruotava intorno al suo potere assoluto.
Lo sfarzo del palazzo e la prestigiosa collezione di opere d’arte sono il simbolo più chiaro della grandezza del sovrano.
A 77 anni, il primo settembre 1715 muore e inizia la curiosa storia vigezzina…
...erano i tempi dell’emigrazione quando partivano spazzacamini e giovani senza mestiere in cerca di fortuna
E c’è chi fortuna l’ha fatta, come la famiglia Gallanty, originaria della valle Vigezzo emigrata a Parigi alla quale la parrocchia della Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo di Craveggia commissionò l’acquisto del drappo funebre di Luigi XIV di Francia caratterizzato da sei medaglioni ricamati in gobelins che raffigurano scene della Passione e delle Resurrezione.
Molti altri emigrati vigezzini non dimenticarono la loro terra d’origine e così giunsero a Craveggia gli oggetti che compongono oggi il tesoro insieme al manto funebre, il manto nuziale di Maria Antonietta lungo venti metri, l’ostensorio “gemello” di quello custodito a Notre Dame di Parigi, paramenti sacri in sete antiche intessute d'oro e d'argento, pissidi, croci, calici tempestati di pietre preziose o lavorati a cesello o filigrana.